Nino Arrigo

Nino Arrigo è dottore di ricerca in «Studi Inglesi e Angloamericani» e in «Metodologie della Filosofia». Da anni conduce ricerche sul mito, in relazione alla letteratura, all’arte e alle sue permanenze nella società tardo-moderna. Dal 2014 al 2018 è stato borsista di ricerca presso la cattedra di Letterature Comparate dell’Università di Enna «Kore». Tra i suoi volumi ricordiamo: René Girard. Cristianesimo, etica, complessità nella società globalizzata (2014), La balena nelle Langhe. Mito ed ermeneutica nell’opera di Herman Melville e Cesare Pavese (2017), Il ritorno del mito (2018). Ha pubblicato numerosi saggi e collabora alle riviste: «Sinestesie» (anche in qualità di membro del comitato di redazione), «Letteratura & Società», «Rivista di Studi Italiani» (del cui comitato scientifico è membro). Dal 2017 è co-direttore con Annalisa Bonomo e Karl Chircop della collana di studi In-between spaces: le scritture migranti e la scrittura come migrazione, per i tipi di Edizioni Sinestesie. Ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale per la funzione di professore associato nelle Università italiane nel S.S.D. L-FIL-LET/14 (Critica Letteraria e Letterature Comparate).


Curato per Edizioni Sinestesie

AA.VV.

Identity navigation: rethinking languages, literatures and cultures between challenges and misinterpratations

“Poiché nulla di sé e del mondo sa la generalità degli uomini, se la letteratura non glielo apprende” come ammoniva Leonardo Sciascia, anche sui temi dell’immigrazione la verità del fenomeno emerge a volte con più chiarezza e forza nella testimonianza o nell’invenzione letteraria che nelle statistiche demografiche ed economiche (…). In questo, come anche nel […]

AA.VV.

In-between spaces: percorsi interculturali e transdisciplinari della migrazione tra lingue, identità e memoria

Tanto la letteratura quanto gli studi linguistici e sociologici si trovano, oggi, esplicitamente coinvolti nella riscoperta di uno sguardo plurimo che traduce la polisemia del concetto di lingue, identità, e memoria secondo un’ottica che non può che essere «complessa», nell’accezione di «complessità» formulata dal filosofo francese Edgar Morin. Da qui, la necessità di percorsi interculturali […]