Edizioni Sinestesie

Associazione Culturale Internazionale



Collana "In-between spaces: le scritture migranti e la scrittura come migrazione"

Presentazione della collana «In-between spaces: le scritture migranti e la scrittura come migrazione». La società globale invita la ricerca ad interrogarsi su una “doppia spazialità” i cui transiti e confini hanno intrinsecamente a che fare anche con la scrittura. In questo modo, una nuova narrativa dell’auto-conoscenza promana proprio dal concetto di “migrazione”. Conseguentemente, la migrazione si trova a svolgere un doppio ruolo, astratto e concreto, all’interno della dimensione complessa della società con cui esplorare gli eterni miti della nostalgia, dell’arrivo e della partenza. L’Idea del mutamento (spaziale ma non solo) offre, dunque, potenti rimandi alla natura più autentica del migrare e alle sue implicazioni con generi letterari differenti (dall’autobiografia alla narrativa solo per citarne alcuni); questi ultimi necessitano oggi di un approccio complesso e inter-disciplinare che ne scandagli le dinamiche e ne spieghi i livelli.
Le letterature migranti e la migrazione linguistica costruiscono ponti ambivalenti tra culture, lingue e identità in contatto; non è difficile, quindi, immaginare come l’indagine socio-linguistica risulti oggi più che mai ricca di “linguistic difference that produces semantic opacity”. La ricezione critica di tali differenze linguistiche affida alla traduzione e alla mediazione il compito di raccontare un simile pluralismo culturale. D’altro canto, la letteratura migrante procede da diverse categorie che trascendono lo spostamento geografico, chiamano in causa la memoria e la religione, traducono le nuove “erranze” in una società multietnica e interculturale.
Se il concetto di cittadinanza si fa quindi sempre più sfumato, l’identificazione dei suoi vari livelli diviene una delle sfide della società globale. L’esperienza stessa dei confini e dell’idea di limite è, per esempio, particolarmente tipica della letteratura italo-canadese e di una scrittura a cavallo tra mondi differenti.
Da simili considerazioni nasce una nuova collana di studi interdisciplinari sul concetto di “migrazione” intesa come spazio e ponte tra discipline linguistiche e strettamente critico-letterarie. E, ancora, come campo poli-disciplinare dove “migrazione” può assumere il significato di superamento dello specialismo disciplinare con l’obiettivo di infrangere i dogmi di un sapere eccessivamente compartimentato e sclerotizzato che, dalla letteratura intesa come “in-disciplina”, potrebbe invece trarre nuova linfa.
Da qui, il nome della collana che si propone come macro-contenitore all’interno del quale sarà, quindi, possibile declinare la parabola della migrazione (di lingue, popoli, letterature, identità, religioni, ecc.) in diverse discipline e in prospettiva sincronica e diacronica.

English version

The global condition encourages new research on a “double spatiality” whose transits and interchanges deal with writing too. Thus, narratives of self-discoveries may spring from the subject-matter of migration. In this light, migration becomes both a concrete and an abstract concept which explores the enduring myths of nostalgia, arrival, and departure. Significant life-transforming events offer powerful insights into the nature of migration and its implications in different genres (from autobiography to narrative but to name a few) which ask for complex interpretations and cross-disciplinary approaches.
Migrant literatures and language migration build ambivalent bridges between cultures, languages and identities in contact; thus, sociolinguistic research is hugely rich in terms of “linguistic difference that produces semantic opacity” . The critical receptiveness of such a linguistic difference involves translation and mediation as intercultural tools devoted to cultural pluralism; on the other hand, migrant literature proceeds from different categories which transcend the geographical relocation, involve memory and religion, and translate new wandering(s) in a multiethnic and intercultural society.
If citizenship becomes a multilayered concept, the identification of the several dimensions it is made up of becomes one of the challenges of global society. The experience of boundaries is, for example, particularly typical of Italo-Canadian writers and of writing across different worlds.
The new series “In-between spaces: le scritture migranti e la scrittura come migrazione” is borne from such assumptions. Migration will be the bridge between language studies andliterary criticism concerned with this subjectmatter; moreover, adequate space will also be allotted to sociological viewpoints. The phenomenon of migration will act as a paradigm according to which a fragmentation of specialism is possible. Such a fragmented and complex perspective may alter the traditional boundaries of disciplines but will simultaneously furnish them with new insights.
Hence, the title of the series which intends to analyse migration according to different and divergent points of view, musing both synchronically and diachronically on language matters, multi-ethnicity, literature(s), identities, religions, etc.

Direttori di collana: Nino Arrigo, Annalisa Bonomo, Marco Carmello

Comitato scientifico

Yasemin Bayyurt (Boğaziçi University, Istanbul), Domeinc A. Beneventi (Université de Sherbrooke), Claudine Borg (Università di Malta), Joseph Brincat (Università di Malta), Davide Camarrone (giornalista, scrittore), Licia Canton (scrittrice – Montreal), Marco Carmello (Universidad Complutense de Madrid), Sandro Caruana (Università di Malta), Rosario Castelli (Università di Catania), Francesco Crapanzano (Università di Messina), Roberto Deidier (Università Kore, Enna) Massimiliano Demata (Università di Torino), Tullio di Fiore (Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia), Antonino Di Giovanni (Università di Catania), Antonio Di Grado (Università di Catania), Giuseppina Di Gregorio (Università di Catania), Marina Dossena (Università di Bergamo), Alessandro Gaudio (Università della Calabria), Giuseppe Gembillo (Università di Messina), Andrea Gialloreto (Università “G. D’Annunzio”di Chieti-Pescara), Giuseppe Giordano (Università di Messina), Giovanni Iamartino (Università di Milano), Elena Lamberti (Università di Bologna), Ernesto Livorni (University of Wisconsin-Madison), Nicola Malizia (Università Kore, Enna), Sergio Manghi (Università di Parma), Patricia Micallef (Università di Malta), Francesco Paolo Pinello (Università Kore, Enna), Stefano Rapisarda (Università di Catania), Maria Cristina Seccia (Università di Chieti-Pescara), Sergio Severino (Università Kore, Enna), Michele Stanco (Università di Napoli “Federico II), Massimo Sturiale (Università Statale di MIlano), Anthony Verna (University of Toronto), Pietro Colletta (Università di Enna “Kore”), Loredana Trovato (Università di Messina), Sylwester Łodej (Jan Kochanowski University of Kielce).


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