Edizioni Sinestesie

Associazione Culturale Internazionale



Valeria Merola

Edippo

Svincolato dai limiti della traduzione dei modelli classici, l’Edippo di Giovanni Andrea dell’Anguillara adegua la vicenda mitica al pensiero, al gusto e alla morale cinquecentesca. Inaugurando una linea di interpretazione che conoscerà numerosi rifacimenti del teatro classico, la tragedia segna un momento importante nella storia della letteratura drammatica italiana perché dà avvio a un paradigma di modernità nella ricezione del mito antico. Per quanto la critica abbia dimostrato disinteresse o addirittura rifiuto dell’opera, stigmatizzandone la mancata aderenza ai dettami della trattatistica cinquecentesca sul genere tragico e l’infedeltà alle fonti, l’opera appare degna di essere offerta ai lettori, che in essa potranno osservare una importante testimonianza letteraria e culturale.

Dell’Edippo si vuole qui proporre un’analisi che si ponga in continuità con la riscoperta dell’attività di volgarizzatore di Anguillara. La tragedia va letta tenendo presente la contaminazione della dimensione poetica con l’attrazione per la scena e la propensione verso le dinamiche della nascente commedia dei professionisti. È in questo senso che si comprende anche l’operazione che sta alla base della scrittura dell’opera, che non ha la pretesa di trasporre in volgare Sofocle e Seneca, ma usa gli autori classici come modelli da contaminare, giustapporre e aggiustare secondo l’esigenza di un nuovo teatro.

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Info libro

Collana:
Titolo originale: Edippo
ISBN: 978-88-31925-48-8
Pagine: 204
Prima edizione: 2020-09-10
Formati ebook: pdf

Autore

Valeria Merola insegna Letteratura italiana presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la scrittura per il teatro, il tema morale nella letteratura, la poesia barocca e i rapporti tra letteratura e medicina. Ha rivolto la sua attenzione in particolare all’opera teatrale e alla riflessione morale di Emanuele Tesauro (La messinscena delle idee, Emanuele Tesauro e il «teatro di maraviglie», Vecchiarelli 2008 e La morale allo specchio. Retorica e letteratura secentesca, Aracne 2012). Si è poi occupata di drammaturgia cinque e secentesca, del teatro di Alfieri, di tragedia del Settecento (Paradigmi edipici. Letture teatrali settecentesche, Settecittà 2009) di Luigi Pirandello, di Natalia Ginzburg e di Alberto Moravia (La scacchiera: il teatro di Alberto Moravia, edizioni Sinestesie, 2017).


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